Ponte Foce Aloisa, proroga fino al 30 agosto. Il sindaco Riontino: “Gravissimo ritardo, estate compromessa”

La riapertura del Ponte Foce Aloisa slitta ancora. La SP 141, chiusa dall’11 aprile per lavori urgenti di messa in sicurezza, resterà interdetta almeno fino al 30 agosto 2025, secondo quanto comunicato dagli enti competenti. Una proroga che ha suscitato fortissima indignazione da parte del sindaco di Zapponeta, Vincenzo Riontino, che ha definito la situazione “gravissima ed inaccettabile”.
Nel mirino del primo cittadino c’è soprattutto la motivazione ufficiale del ritardo, attribuita alla “difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali”. Una spiegazione che, secondo Riontino, dimostra una gestione superficiale e inadeguata della fase esecutiva, con una sottovalutazione dell’importanza strategica dell’arteria stradale, fondamentale per la viabilità estiva e per l’economia del territorio.
Estate perduta per il territorio: “Migliaia di veicoli bloccati”“Ci era stato garantito – spiega Riontino – che i lavori si sarebbero conclusi entro il 31 luglio e che almeno una corsia semaforizzata sarebbe stata riaperta. Oggi ci ritroviamo con un’altra proroga, altri trenta giorni, senza che nessuno si assuma davvero la responsabilità di questo disservizio”. Il sindaco non risparmia critiche né alla ditta esecutrice, accusata di errori nella pianificazione delle forniture, né ai tecnici responsabili della Provincia, a partire dal dirigente Luciano Follieri, ritenuto colpevole di non aver previsto un’organizzazione del cantiere all’altezza, “con turnazioni adeguate e lavori h24 per rispettare le scadenze”.
Le conseguenze si sono fatte sentire su residenti, turisti e attività economiche, che hanno vissuto una stagione compromessa da disagi e incertezze. “Un’estate che non è mai davvero cominciata”, commenta il sindaco, facendo riferimento ai tanti veicoli bloccati e alle località costiere penalizzate dalla chiusura dell’arteria.
Nessuna risposta sulla viabilità alternativaA peggiorare il quadro, secondo il primo cittadino, c’è il totale silenzio istituzionale rispetto alla messa in sicurezza del percorso alternativo, richiesta inviata quasi due mesi fa alla Provincia di Foggia e mai riscontrata. “Nonostante le continue sollecitazioni – attacca Riontino – non abbiamo ricevuto alcuna risposta concreta”.
Grave anche il mancato rispetto degli impegni assunti sul fronte della sistemazione del tratto Zapponeta–Manfredonia, in particolare la zona tra Sciale degli Zingari e Sciale delle Rondinelle, anch’essa lasciata in abbandono. “L’ingegner Follieri aveva assicurato che i lavori sarebbero stati completati prima dell’estate. Siamo ad agosto inoltrato e non è stato fatto nulla”, sottolinea il sindaco.
“Serve un cambio di passo immediato”“La pazienza dei cittadini – conclude Riontino – è finita. E anche la nostra. Serve un cambio di passo immediato, concreto e non più rinviabile, nel rispetto delle comunità locali che da mesi attendono risposte. Non si può più continuare a gestire in questo modo le emergenze che riguardano infrastrutture essenziali per la vita del territorio”.
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